Un disco creato musicando i ricordi d’infanzia di fan ed amici del progetto. Di questo è composto l’ALBUM DEI RICORDI di Ciulla, per completare ed arricchire di significato l’uscita dell’ultimo singolo dell’artista intitolato Mamma Ho Perso Lo Stereo.  E’ stata creata di fatto un’operazione “amarcord” raccogliendo, tramite una call to action Instagram, alcune testimonianze riguardanti il ricordo più bello o significativo della propria infanzia / adolescenza di alcuni fan ed amici del progetto, che Ciulla è andato poi a musicare, creando un vero e proprio, appunto, “Album dei Ricordi”.

Mamma ho perso lo stereo è un brano manifesto, che racchiude un po’ tutta la sua vita.
C’è la sua dolce malinconia, che il suo appartamento che affaccia sul mare solitario di Calambrone (Livorno) è sempre pronta a custodire e cullare. C’è la provincia, da dove partono i suoi sogni e quelli di tanti, portatrice di sana e talvolta cruda realtà. C’è l’amore, quello che è per sempre, e quello mai nato. C’è tutta la sua anima, tutto il suo cuore, tutto il suo essere.

L’intero concept è poi stato cristallizzato anche su un album di figurine, realizzato dalla graphic designer Veronica Moglia e basato sui ricordi dell’artista che hanno ispirato la realizzazione del singolo.

E di ricordi delle estati che furono, di quelle che piu’ di altre ci hanno lasciato un segno, una “traccia” indelebile, è fatta la playlist che Ciulla ha composto e raccontato a B&S.

ESTATE 1997
Il mio nuovo singolo “Mamma Ho Perso Lo Stereo” inizia con un verso emblematico, forse il più
autobiografico che abbia mai scritto perché si riferisce chiaramente alla separazione dei miei
genitori e al mio seguente trasferimento a Lucca:
“Vacanze estive del ’97
Rotelle applicate a biciclette
Mia madre piange io non capisco niente
Cosa c’è che non va?
Cambiare casa, scuola, amici e città”

Avendo in quel periodo soltanto sei anni, non ascoltavo musica se non quella che mi arrivava
dalla televisione o dai miei genitori. Ho fatto una breve ricerca però della musica uscita in
quell’anno e mi sono reso conto che quell’anno in Inghilterra si stava delineando un gusto
musicale che diversi anni dopo mi avrebbe profondamente segnato.
The Verve – Bitter Sweet Symphony (Official Video)

ESTATE 1999
Ho un ricordo molto buffo dell’estate ’99: un concertone gratuito in spiaggia a Tirrenia (PI) di Alex
Britti. Si trattava di un evento bizzarro perché si componeva di alcuni ospiti speciali come Corrado
Guzzanti e Dj Albertino. In effetti, a ripensarci oggi, quella serata rappresentava un vero spaccato
dell’Italia di fine anni ’90. Avendo in quel momento otto anni appena compiuti, guardai il concerto
insieme a mio padre che fu costretto a sorreggermi sulle proprie spalle per tutta la sera. Era la
prima volta che mi trovavo in una situazione simile e di quel giorno mi ricordo l’entusiasmo diffuso
nell’aria, le persone che al tramonto si tuffavano in mare e la mia vicina di casa Liliana, allora
ragazza, che si fece particolarmente bella per partecipare alla serata.
Alex Britti – Mi Piaci

ESTATE 2007
L’estate del 2007 è stata sicuramente una delle più importanti della mia vita perché, nel bene o nel
male, ha segnato la mia adolescenza e tutto quello che è venuto dopo. Da poche settimane avevo
compiuto sedici anni e con i miei amici andammo a un campeggio a Cecina (LI), organizzato
dall’ARCI. Essendo stati invitati in quanto “rappresentanti” di un collettivo studentesco lucchese,
dovevamo partecipare a vari dibattiti e incontri che erano previsti durante le giornate. Però, a
causa dei vari buoni pasto che ci davano e che includevano diverse bevute gratis, ricordo che non
partecipai nemmeno ad una iniziativa. Tra le tante cose che feci per la prima volta in quei giorni ci
fu quella di ubriacarmi: una sbronza colossale che rimane ancora oggi la più grossa che abbia mai
preso. Io e i miei amici abbiamo un ricordo quasi leggendario di quell’estate e di quel campeggio.
In una di quelle sere suonai pure con il mio primissimo gruppo, gli Arsenica.
Arsenica live@Piazza Anfiteatro Lucca

ESTATE 2009
L’estate del 2009 fu quella in cui divenni maggiorenne e che passai con il gesso al braccio in
seguito ad una brutta e assurda caduta dalla bicicletta che ancora oggi non riesco a spiegarmi.
Una notte di giugno stavo tornando a casa e, probabilmente a causa del fango che mi fece
scivolare, caddi a terra come un’idiota. Il risultato consistette in tre grosse cicatrici che ancora
oggi porto sull’avambraccio sinistro. Solo una cosa ricordo con certezza: al momento della
caduta stavo ascoltando sull’iPod “The Scientist” dei Coldplay.
Coldplay – The Scientist (Official video)

ESTATE 2010
L’ultima estate davvero memorabile che porto nel cuore è quella del 2010. Dico l’ ”ultima” non
perché quelle venute dopo sono state irrilevanti, ma perché semplicemente l’estate, smettendo di
essere quel momento di libertà totale temporalmente circoscritto tra la fine di un anno scolastico
e l’inizio di un altro, è diventata come per tutti un momento dell’anno meno inquadrabile e meno
influente da un punto di vista “formativo”.
Nel luglio 2010, appena fatta la maturità, sono partito per Londra insieme ad un mio amico.
Alloggiammo in una camera doppia nel quartiere di Elephant & Castle e ci rimasi per un mese
intero. Penso che sia il ricordo più bello della mia vita: avevo vent’anni e davanti a me avevo
ancora l’illusione di poter fare e disfare tutto. La mattina in cui dovetti tornare in Italia mi svegliai
che era ancora notte, abbracciai il mio amico (il quale, come tanti ragazzi della mia generazione,
rimase per qualche anno a Londra con l’illusione di trovare fortuna) e presi un treno per tornare
all’aeroporto. Durante quel breve viaggio di ritorno ricordo che, ascoltando “Live Forever” degli
Oasis, ebbi tutto di un tratto la sensazione che la mia adolescenza fosse finita proprio lì, in quel
momento, e in quel vagone.
Oasis – Live Forever (Official Video)

ESTATE 2020
Facciamo un salto di dieci anni e arriviamo a quest’anno, ovvero, alla fine dei miei vent’anni.
Questa estate è stata senza ombra di dubbio una delle più importanti della mia vita, nonostante il
travagliato momento storico che stiamo vivendo. E’ stata l’estate di “Mamma ho perso lo stereo”e
dell’“Album dei Ricordi”, un progetto ambizioso e bellissimo che mi ha assorbito completamente.
Una follia di cui, penso, ci ricorderemo a lungo.
Ciulla – Mamma ho perso lo stereo