“E penso a te, che sei come un vino pregiato, tipo un Valpolicella. E io sono un bicchiere scheggiato, tipo della Nutella.”
Romanticismo e ironia sono gli ingredienti principali di “Ce lo chiede l’Europa”, il nuovo disco del rapper cantastorie Dutch Nazari. Canzoni d’amore, di quelle che ti fanno venire gli occhi a cuore e un sorriso stupido, unite a quella sorta di rassegnata e simpatica umiltà (“E sai, chi punta su di me non va molto lontano, che del cavallo vincente c’ho solo il nome strano”) a cui ci aveva già abituati con pezzi come “Amore povero”, e che in mezzo alla spocchia che ultimamente si respira all’interno della musica italiana, gli fa molto onore. Di domande per Dutch ne avrei avute mille, ad esempio avrei voluto chiedergli se è innamorato, perché ascoltando il suo disco è la prima cosa che mi è venuta in mente. Ma trovandolo un po’ timido ho pensato di tenermi questi interrogativi indiscreti per me, ed evitare di farlo scappare prima di sentirlo nuovamente dal vivo: il 15 marzo sarà infatti lui il protagonista della preview della seconda edizione di GARDEN FEST: il festival estivo, ad ingresso libero e gratuito, di casa alla Rotonda Giardini di Viadana (Mantova). Non conoscete Dutch Nazari? Questa sarà l’occasione giusta per scoprire uno degli artisti più talentuosi e divertenti in circolazione. Lo conoscete già? Vi diamo l’occasione di ascoltarlo gratis prima che i suoi concerti (ed è già successo a Milano, Roma e Bologna) vadano tutti sold out, scopri in fondo all’intervista tutte le date del “TOUR EUROPEO (IN ITALIA)”.
Primo appuntamento con una ragazza che ti piace molto: dove la porti?
In età adulta non ho mai veramente fatto quel gesto tipico dell’andare al primo appuntamento con una persona, non ho esperienza in questo senso. Però da adolescenti, all’età delle scuole medie, andava molto forte guardare un film horror, perché l’idea era che la ragazza ti abbracciasse. Poi mi è sempre capitato di uscire con persone che già conoscevo e con cui col tempo si è sviluppato qualcosa di più.
“Ce lo chiede l’Europa”, cosa racchiude questo titolo ironicamente attuale?
Mi piaceva l’dea che nel titolo ci fosse un aggancio forte al tempo che viviamo e a un tema contemporaneo importante. Però poi, in realtà, è anche una provocazione, uno scherzo: sembra un titolo super politico però se vai ad ascoltare la canzone che contiene quella frase (“L’Europa”) diventa una frase d’amore, è la scusa con cui un innamorato cerca di convincere la propria amata a restare con lui.
Guido Catalano dice che la domenica pomeriggio è il luogo della disperazione, in “Lontana tu” la domenica ha un gusto malinconico. Come te lo vivi questo giorno?
Effettivamente la domenica è un giorno un po’ malinconico, in cui ci si crogiola per cercare di riprendere le forze e tirare le somme.
“Bevo un caffè prima di dormire, in modo da sognare più in fretta”, canti in “Momento clinico”. Chi/cosa c’è nei tuoi sogni?
Al risveglio non sempre mi ricordo i sogni che faccio, però sì, sogno tanto. Sogno tanto nel dormiveglia, pensa che nel mio disco c’è una canzone che mi è venuta in mente mentre sognavo e quando mi sono svegliato me la sono segnata (“Così così”). Nel sogno stavo facendo una sessione di ascolto dei provini del disco già registrati in studio, solo che quel provino in particolare non esisteva ancora, appena sveglio mi sono reso conto che era frutto della mia fantasia onirica, quando mi sono svegliato avevo ricordi vaghi delle strofe e da lì è nata la canzone.
Cosa significa essere “bella per sbaglio?” (dalla canzone omonima)?
È una bellezza che non è frutto spasmodico della ricerca di assomigliare a un determinato canone estetico, è una bellezza spontanea e inconsapevole.
In un’intervista a Rockit strizzi l’occio agli Hipster Demicratici, dicendo che hanno sempre una chiave di lettura interessante per ogni situazione politica rilevante. Qual è il tuo rapporto con l’ironia?
L’ironia è una delle chiavi che uso nella mia scrittura in versi. Lo stesso titolo del disco è frutto di una frase ironica, perché secondo me un’importante cifra comunicativa di questo tempo sono l’ironia e il sarcasmo. E infatti la forma più diffusa in questo momento è il meme, che è una pillola di sarcasmo. L’umorismo ha tante sfaccettature e loro ne fanno un utilizzo estremamente consapevole e figo, dando uno spunto di lettura sempre interessante.
“Hai la ragazza che ti stressa, vuole che vai a vivere con lei, ma lei per te è un po’ come Venezia, sì cioè bella ma non ci vivrei”. Come ti è uscita questa strofa geniale?
La frase mi è venuta in mente mentre stavo passeggiando per Venezia, e la rima è nata proprio lì, ma non c’è alcun riferimento a cose o persone, è solo legata a quel particolare luogo.
Il viaggio più bello che hai fatto?
Nel 2012 io e Sick & Simpliciter, che poi è l’altro del duo di cui faccio parte, e Alessandro, un mio amico poeta, siamo andati un mese in Palestina per girare un documentario. È stata un’esperienza molto coinvolgente.
Una canzone che quando la ascolti ti fa sempre stare bene?
“Stormi”, è un pezzo di Iosonouncane. È molto da mettere alla mattina.
Dopo gli importanti soldout di Roma, Bologna e Milano sei pronto a ripartire col tour e girare l’Italia. Se però potessi scegliere qualsiasi posto nel mondo, dove ti piacerebbe andare a suonare?
Diciamo che l’inghippo in questa fantasia è che io scrivo canzoni in italiano, quindi se andassi a Pechino a fare un concerto non so quanto capirebbe il pubblico cinese. Però al momento sono soddisfatto delle date che abbiamo quindi vedremo come vanno queste.
DUTCH NAZARI – “TOUR EUROPEO (IN ITALIA)”
22/02 – BRESCIA – Latteria Molloy
23/02 – MODENA – OFF
28/02 – ASTI – Diavolo Rosso
01/03 – BOLOGNA – Locomotiv
09/03 – PISTOIA – H2NO
15/03 – VIADANA – Rotonda Giardini
16/03 – RAVENNA – Bronson
22/03 – MILANO – Magnolia
29/03 – S. MARIA A VICO (CE) – Smav
05/04 – ROVERETO – Smart Lab
06/04 – PESARO – Chiesa dell’Annunziata
18/04 – SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA (TE) – Dejavu
19/04 – SAN SALVO (CH) – Beat Cafe
20/04 – FOGGIA – The Alibi
26/04 – VICENZA – Totem Club
27/04 – UDINE – Intimista @Auditorium
11/05 – LIVORNO – The Cage
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