Thomas O. Fadimiluyi in arte FADI, Italo-Nigeriano della riviera romagnola è la nuova promessa di Picicca Dischi, label di cantautori quali Brunori Sas e Dimartino. Il padre originario dell’etnia Yoruba, arriva in Italia nei primissimi anni ‘80 per imparare l’arte del design di automobili e per coltivare la sua passione verso i motori. Mette su famiglia e inizia a gestire insieme alla moglie un alberghetto a Riccione, in cui crescono FADI e i suoi fratelli fra un “Ciao ciao mare” e una “Romagna mia”. La costa adriatica, l’eccitazione delle stagioni, quando sei travolto dal passaggio immenso delle persone, dalle contaminazioni e poi d’un tratto rimani solo a guardare sulla spiaggia quello che è rimasto. Nella tratta casa – scuola e nell’autoradio del padre suonano le canzoni di Marley, Ray Charles, Fela Kuti. In quella della madre i grandi cantautori italiani: Battisti, Dalla. Due mondi che in lui trovano una sintesi perfetta: come mettere insieme Michael Kiwanuka, Celentano e Chuck Berry, una miscela potenzialmente pericolosissima che in FADI si traduce semplicemente in una questione di attitudine soul. Un mix meticcio tra l’Africa e il nuovo cantautorato. Da cantare a squarciagola.
Ti abbiamo, così, introdotto l’ospite del secondo episodio della Liv(e)ing Room di Beat&Style. Ma ora premi play e guarda l’intervista e la live session di FADI registrata nel “salotto” del Bleech Festival:
Foto di copertina: Antonio Ragni
Idea: Federico Ronchini
Editing: Kevin Spicy
Grafica: Marco Jummy