Da 8 anni il Parco di Villa Romani a Sona (Verona) è cornice di storie, musica, incontri. Dal 25 al 28 Agosto, i ragazzi di MAG promettono che per l’ottava edizione del FESTIVAL, sarà tutto più bello del solito. Per quattro giorni MAG FESTIVAL suona con headliner del calibro di Aucan (live), Dargen D’Amico, Lele Sacchi, Inude (live), Funkabit e premia l’arte!
Ingresso Gratuito e tanto tanto amore…
Abbiamo parlato di tutto questo e molto altro con Tommaso Stanizzi di Emporio Malkovich & Röcken, organizzatori dell’evento.
Ciao Tommaso! L’8^edizione di MAG è da voi stessa definita l’edizione delle meraviglie. La vostra più bella creazione! Un giorno in più, una line up eterogenea, eventi collaterali…il vero motivo?
Il MAG Festival è un percorso che parte da molto lontano, nasce dall’idea del nostro presidente Roberto Melchiori, che otto anni fa ha pensato di organizzare un evento “ popolare “. Quando dico “ popolare “ , lo dico nel senso più elevato del termine, il MAG Festival, con un pizzico di orgoglio è diventato un punto di riferimento per la nostra collettività. Questa edizione segna un piccolo passo in avanti. Abbiamo aggiunto una giornata alle classiche tre, abbiamo ampliato la parte artistica sotto ogni aspetto. Ogni anno è l’edizione delle meraviglie, se così non fosse, sarebbe un tornare indietro invece che guardare avanti. L’edizione che deve venire, sarà sicuramente la migliore.
Gli headliner, e non solo, sono tutti made in Italy. Questo 2016 ha secondo voi visto risvegliarsi la scena live italiana rispetto ad altre stagioni ben più sottotono e se sì qual è secondo voi la ragione?
C’è un risveglio della scena live in tutta Italia da ormai qualche anno a questa parte. Forse dettato dal fatto che i dj set di oggi pensano più ad abbellire il contenitore che al mero contenuto. Credo che un live lasci qualcosa in più sempre, in termini di emozioni. Tanti nomi sono usciti in questo ultimo periodo e molti altri si sono fatti riscoprire. C’è però sempre una netta distinzione da fare tra le realta di provincia come la nostra e quella delle grandi città. Diciamo che nelle città più piccole, seppur importanti, c’è stato un risveglio ma si torna troppo spesso a dormire ancora.
E’ uscito in questi giorni il 4° volume de La Verona Bene , la maggior parte delle band presenti nella compilation suonerà a questa edizione di MAG. Ci tenete a dare spazio a band emergenti locali? quali i nomi “meno famosi” da non perdersi, senza far un torto a nessuno.
Il progetto de “ La Verona Bene “ , nasce proprio con questo scopo. Grazie alla collaborazione con “ Lactobacillus Records “ e a tutti gli sponsor che ogni anno rendono possibile la realizzazione di questa compilation, si vuole diffondere nel proprio contesto urbano e sociale lle realtà live che ci vivono e sudano per fare musica. Siamo giunti al quarto anno e speriamo di non fermarci mai, perchè è giusto aiutare e diffondere la musica sempre. Francamente e non per fare il “ paraculo “ mi sento di dire tutti. Ogni band può essere capace di lasciare un solco, anche se per pochi istanti in una serata o in tutta la vita di una persona.
Ci piace moltissimo il vostro modo di comunicare. “Come fanno quelli fighi, anche noi avremo il nostro party Pre M A G Festival 2016 almeno una volta faremo gli splendidi. O forse neanche quello.” L’ironia è il vostro pezzo forte. E’ giusto non prendersi troppo sul serio?
L’ironia è l’inizio di tutto, delle nostre vite e di tutto il quotidiano che le compone. Nel nostro modo di presentare una data, nel descriverla e nel viverla riteniamo che il prendersi troppo sul serio non aiuti, anzi ti distacca più velocemente dalla realtà. A noi piace e diverte fare questo, cerchiamo quindi di trasmettere a tutti quello che proviamo attraverso la musica e attraverso le nostre iniziative. Se tutti si divertono, tutti sono sullo stesso piano e tutti si sentono liberi di vivere al meglio ciò che proponiamo. Come dico sempre “ meglio simpatici che con gli addominali” !
Rimanendo in tema. L’aneddoto più curioso/divertente/buffo/tragicomico delle passate edizioni? La richiesta più assurda che vi siete sentiti fare da un ospite ?
Fortunatamente, sarà grazie allo spirito che il MAG Festival diffonde, da otto anni a questa parte non abbiamo trovato nessuna richiesta particolare ( cosa che invece accade in altre produzioni, ma l’elenco sarebbe davvero interminabile ). Spieghiamo subito ad ogni artista che cosa sia il MAG Festival e la filosofia che porta avanti. Fino ad oggi, devo dire che ogni artista ha compreso benissimo il nostro “ mood “? Meglio dire il nostro pensiero!
Ora tornate seri. MAG non solo suona, MAG è di più. Market, cucina e l’idea di premiare i giovani e l’arte?
Dalla prima edizione ad oggi, il pensiero fisso è stato quello di voler migliorare anno dopo anno la proposta sotto ogni aspetto. Nel corso delle edizioni abbiamo incrementato non solo le giornate ma anche il numero degli artisti, gli spazi espositivi, le installazioni e la cucina. Il MAG Festival è un evento che vuole far vivere in pieno la bellissima location del Parco di Villa Romani, vogliamo che gli avventori possano interagire con noi ma in particolar modo tra di loro sotto molteplici aspetti. Vogliamo far vivere una vera e propria esperienza e non solamente l’aspetto della line-up artistico musicale.
Grazie al Comune di Sona che ci ospita ed al Bando alle Ciance da qualche anno a questa parte, mettiamo in palio un premio in danaro per l’esposizione migliore che verrà giudicata dal pubblico e da una giuria.
Vi salutiamo con un’ultima domanda. Visto che i limiti sono fatti per esser superati, chi sognate, un giorno, di poter vedere suonare sul palco del MAG Festival?
I limiti è giusto superarli quando si hanno le possibilità concrete per non tornare indietro. Per questo valutiamo attentamente le nostre scelte. L’aspetto musicale nel MAG Festival è importante ma non fondamentale, vogliamo non legare il tutto troppo all’ ospite che verrà suonare. Lo abbiamo pensato così per differenziarlo da altre realtà. La domanda è davvero difficile, speriamo un giorno di veder suonare gli artisti migliori che saremo in grado di trovare. Non ti nascondo che ci piacerebbe continuare a crescere, ma quando superiamo dei limiti, siamo noi i primi a metterne altri per non rovinare il tutto.
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