Figlia delle stelle e del cielo di notte, delle notti bianche e delle energie che vibrano e che sono invisibili agli occhi, St.Elle si lascia pronunciare in più modi, perché di tante cose è fatta lei e la sua musica. Di istanti, per esempio, che vanno presi al volo quando passano e portano con sé testi e melodie da modellare in canzoni. E ancora di strade, che sono sali e scendi, che sono tornanti, ma che alla fine conducono ad una consapevolezza vivida e bella da ascoltare.
Alieni è il primo singolo di St.Elle, prodotto da Noise Studio, un brano pop ma spettinato da ventate di disco anni Ottanta, dove la voce graffiata di Maria Letizia ipnotizza come una strobo. Girato nella sala da ballo Redas di Montecchio (RE) con la collaborazione dei ballerini della scuola Holly Dance Parma (regia, montaggio a cura di Francesco Chiari e Alessia Leporati, fotografia di Alessia Leporati) il video di Alieni ci proietta nel mondo di St.Elle.
Non c’è ricerca forzata di anticonformismo, nella sua musica, bensì divertimento e la cura, le paillettes o la tuta, il make up sfacciato o la faccia pulita, i tacchi impossibili o le sneaker distrutte: l’estetica qui è al servizio dell’essenza, e chiunque si può sentire un alieno accolto a braccia aperte. “Bisogna ripetersi – dice St.Elle – come mantra che l’arte è uno strumento essenziale. Tutti dovrebbero praticarla almeno una volta al giorno. Dovrebbe essere somministrata dal medico curante come antidoto per questi periodi di tensione sociale”.
“Non aspettatevi di emozionarvi, Alieni non è una di quelle canzoni che fa commuovere al primo ascolto. Ma fa ballare! Grazie per chi ha continuato a “ballarla” con me fino a questo momento non perdendosi mai d’animo e credendoci fino in fondo. La dedico a tutti quelli che hanno le stelle negli occhi!”