Un ottimo ritorno sulle scene per Saint Huck che, dopo uno stop di diversi anni, pubblica prima “Moonlight” (di cui a breve parleremo) e poi il nuovo album “When It All Began”, entrambe per l’etichetta Overdrive.
Oggi siamo qui, come anticipato prima, per entrare a piedi uniti nel backstage del video di “Moonlight”, che dopo qualche piccola vicissitudine, come spiega Saint Huck, è riuscito a prendere la forma sperata, specialmente grazie alla regia di Red Leaf Squad (Pierfrancesco Bigazzi e Giulio Dell’Aquila).
Il tema di fondo è sicuramente quello lunare, didascalico solo in parte, il video di “Moonlight” racconta con naturalezza e semplicità l’ancestrale connessione poetica tra l’uomo e la Luna.
Abbiamo chiesto a Saint Huck, moniker di Livio Lombardo, di raccontarci meglio “l’impresa” dietro le quinte:
“Girare questo video è stata un’avventura assurda. Pier era appena tornato dal Sentiero Film Factory, dove era stato subito dopo il Festival di Venezia, senza fermarsi un attimo.
Avevamo pochi giorni a disposizione e dovevamo sperare che il tempo fosse clemente. Naturalmente ha retto fino alla scena clou, quella della spiaggia, in cui ha iniziato a piovere mentre ci immergevamo dentro al mare…Sembrava stessimo girando un film di Bergman!”
“Pierfrancesco e Giulio hanno un grande talento, hanno la capacità di risolvere creativamente ogni problema. Li stimo da tempo come registi e sono felice di essere finalmente riuscito a lavorare con loro.”
Lasciando il testimone invece a Pierfrancesco Bigazzi, ecco che cosa ci ha raccontato:
“La produzione di “Moonlight” è stata per noi molto stimolante. Il mood e il percorso narrativo del protagonista erano per noi chiari fin da subito, anche in virtù dell’amicizia e del legame artistico che abbiamo con Saint Huck; tutto il resto no.”
“Grazie alla fondamentale libertà e fiducia concessaci dall’artista e dalla produzione, abbiamo lasciato che fossero i luoghi e le situazioni (come fiere di paese e cene fra amici) a suggestionarci durante tutto il processo creativo di questo video. E naturalmente anche un pizzico di follia.
Ovviamente, come accade spesso in questi casi, nella fase di editing ci siamo ritrovati con più materiale di quanto servisse, che è stato successivamente editato da Lara Bucci con la medesima libertà e fiducia da parte nostra”