Dal 10 ottobre gli uffici di Buddybank, al 19° piano della Torre Unicredit, si sono trasformati in un’astronave piena di led colorati che due volte al mese fa volare la scena musicale italiana sul cielo di Milano. Ai comandi c’è Carlo Pastore, alle prese con la sua nuova missione chiamata “Niente Di Strano”, progetto nato dalla partnership tra TIDAL e Buddybank.
Che cos’è Niente di Strano quindi?
È un viaggio dentro la musica del momento (italiana e non), diviso in 6 appuntamenti disponibili in live-streaming sul canale YouTube di Buddybank. Un format effervescente ed innovativo, a metà tra un programma radiofonico vecchia scuola ed un podcast 2.0.
Giovedì scorso siamo saliti sul grattacielo più alto d’Italia per raggiungere Carlo e la sua crew alle prese con il secondo episodio di N.D.S. Ad attenderci da un lato c’era Lucio Corsi, giovane e (molto) promettente cantautore toscano ispirato dai paesaggi bucolici della Maremma, dall’altro Achille Lauro e Boss Doms.
Ad aprire le danze è proprio Lucio Corsi, in total look Gucci, che ci parla del nuovo singolo “Cosa faremo da grandi?” prodotto insieme a Bianconi dei Baustelle, introducendolo così:
“È una canzone nata d’inverno sulla spiaggia di Castiglione della Pescaia. Parla di grandi imprese mandate in fumo con l’animo in pace, come quella di chi passò una vita a costruire conchiglie per poi gettarle in mare e ripartire da capo. “Cosa faremo da grandi?” riflette su un possibile modo di vivere, dove ad essere festeggiati non sono i traguardi ma le linee di partenza.”
Lucio prosegue con uno dei suoi cavalli di battaglia, “La Lepre”, tratto da “Bestiario Musicale” per poi concedersi ad una breve intervista in cui ci racconta del nuovo album che uscirà prossimamente per Sugar.
“A differenza dell’ultimo questo non sarà un concept album ma una raccolta di storie di personaggi fuori dal tempo, come si faceva negli anni ‘70… oggi si parla solo di quotidianità e spesso in modo anche piuttosto banale. A me piace parlare di storie senza tempo e persone fuori dal comune… quando scrivo canzoni mi sento libero di parlare anche dei problemi sentimentali delle gambe dei tavolini…”
L’intervista a Lucio si chiude e in sala entrano con passo felpato Achille Lauro ed il suo inseparabile producer Boss Doms, con il look più freak che l’intera Torre Unicredit abbia mai visto (ne siamo certi…).
“Buonasera signore e signori, che piacere… questa è Cadillac, il primo dei 4 brani punk che suoneremo io e il mio socio!”
Basta poco per trasformare l’atmosfera introspettiva e sognante creata da Lucio Corsi in un circo di cassa dritta e chitarre distorte.
E’ Carlo Pastore a prendere la parola per introdurre il nuovo singolo di Achille Lauro in uscita nel giro di poche ore: 1990.
“Voi due ragionate un po’ come nella moda… avete delle stagioni ispirate ad un’estetica precisa e questa sera presenterete la nuova collezione…”
“E’ una bellissima metafora quella della moda… per 1969 ci siamo ispirati ai grandi monumenti della musica ed abbiamo vestito i panni delle rockstar impazzite.. 1990 invece sarà a metà tra Britney Spears e Marilyn Manson.”
Partono “1969” seguita a ruota da “Rolls Royce” con tanto di colpo di scena: un bacio a stampo tra Achille Lauro e Boss Doms.
E’ il momento dell’intervista anche per le tigri di Roma e ci parlano di “1990”.
Achille confessa: “Il nostro sodalizio è nato proprio grazie al fatto che io non ero un rapper e lui non era un beat maker…”
Carlo:”Siete sempre stati fuori dagli schemi… inventate un genere e poi siete i primi ad andarvene.. ma cos’è cambiato da San Remo in poi?”
Achille:”Il bello è stato che le persone hanno capito che l’etichetta che ci avevano dato era sbagliata… siamo entrati che pensavano fossimo Eminem e quando siamo usciti pensavano fossimo Elvis Presley”.
E’ il momento della listening session in anteprima di “1990” e al primo “ta ri ra ra ra ra” finiamo tutti sugli autoscontri, sensazione subito confermata dal drop del ritornello che trasforma gli uffici di Buddybank nella Riccione dell’estate 1999.
La puntata, come da tradizione, si chiude con un brano letto da un ospite. Dopo Birthh e Alda Merini, stavolta tocca a Lucio Corsi leggere “L’ombra della luce”, un omaggio a Franco Battiato e alla città di Torino, prossima al Club To Club 2019, ricollegandosi al filo conduttore di questa edizione ovvero “la luce al buio”, mentre continuiamo a goderci la vista mozzafiato su Milano alle prime luci della sera.
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