Un lungo tour a supporto del disco di debutto ha portato il giovane artista di Amburgo Niklas Paschburg in ogni angolo del globo, dove ha sperimentato nuovi suoni che hanno arricchito il suo panorama musicale rendendo le composizioni ancora più versatili e variegate, cosi da ottenere l’attenzione di artisti già conosciuti nel panorama musicale mondiale, tra cui Asgeir e RYX, a cui ha realizzato remixes che lo hanno portato a contatto con il pop alternativo internazionale.
Oggi, a circa due anni dalla pubblicazione di ‘Oceanic’ (2018), il compositore è tornato per raccontarci, traccia dopo traccia, una bellissima storia personale attraverso un nuovo album – prodotto con Andy Barlow (membro dei Lamb) via 7K/K7 Records/Audioglobe – dal tocco unico ed inconfondibile tra minimalismo pianistico, aperture elettroniche e linee di synth che riportano a paesaggi incontaminati, in un flusso di note magnificamente melanconiche e pop.
“L’ispirazione per il mio album “Svalbard” proviene principalmente dal viaggio che ho fatto nell’omonima isola norvegese. Parla del tempo che ho trascorso alle Svalbard, isolato su un’isola, circondato solo da neve, ghiaccio, oscurità e un paesaggio mozzafiato. L’idea di scrivere il mio secondo album in un paesaggio invernale è nata nei primi mesi del 2018. Mi piace il clima freddo invernale e durante la mia ricerca di un posto adatto ho scoperto Svalbard. Avevo già sentito parlare di quell’isola prima per la presenza della banca dei semi, ma non ero sicuro che fosse facilmente raggiungibile. Quando ho scoperto che era possibile visitare l’isola e che esisteva anche un pianoforte che potevo usare (abbastanza essenziale per la mia musica), non ho resistito e ho organizzato immediatamente i miei spostamenti. Ero curioso di sapere come l’oscurità e il freddo paesaggio avrebbero influito sulla mia musica.”
IF
Ho scritto questa canzone nei primi giorni alle Svalbard. I primi giorni di un nuovo viaggio sono sempre speciali poiché non sai cosa ti aspetterà. “IF” rappresenta l’apprensione e soprattutto l’eccitazione mi hanno guidato in queste giornate. L’inizio del mio viaggio alle Svalbard è anche l’inizio dell’album.
Cyan
Ho avuto l’ispirazione per “Cyan” alle Svalbard, nel tragitto tra il mio alloggio e lo studio. Era mattina quando sono uscito dalla mia camera e sembrava essere una giornata “normale”. Solo buio e freddo. Sono rimasto sorpreso di non aver visto nessuno per le strade. Quando ho raggiunto l’unico supermercato è diventato tutto ancora più strano perché era chiuso nel bel mezzo del giorno e non era nemmeno domenica. Quando sono arrivato al fiume ghiacciato ho trovato la risposta a tutto ciò. Una tempesta di neve mi stava colpendo in pieno volto e non riuscivo più a vedere nulla intorno a me. È arrivata all’improvviso ed è scomparsa altrettanto rapidamente. Quando finalmente sono arrivato in studio, ho scritto “Cyan”.
Bathing In Blue
Due canzoni dell’album le ho scritte durante l’estate. Una di queste è “Bathing In Blue”. L’ho scritta sotto i raggi del sole, tra Brighton e Berlino. Circondato da amici, serate in discoteca e una calda brezza estiva. In qualche modo riflette ancora la mia esperienza da Svalbard, ma questa volta più nella forma di un bellissimo ricordo dell’inverno trascorso.
Little Orc
“Little Orc” nasce nello stesso periodo di “Bathing In Blue”. Ma tutto quello che mi era piaciuto quando ho scritto “Bathing In Blue” è cambiato dopo poco tempo. Tutti i miei amici stavano lasciando la città per andare in vacanza, ho iniziato a soffrire per il caldo estivo in una grande città e non mi sentivo più ispirato. Quindi mi sono chiuso in casa e sono rimasto a letto. Fino a quando un giorno ho deciso di alzarmi e di andare in studio per scrivere questa canzone. E’ stata una specie di liberazione che mi ha spinto fuori da quel momento.
Season shift
Ho scritto “Season Shift” insieme a Andy Barlow quando ero a Brighton nel suo studio. È uscita dopo una jam session al pianoforte. Andy si è unito a me con un giro di basso e da lì la canzone è arrivata quasi automaticamente.
Opera
Subito dopo essere tornato dalle Svalbard, mi sono chiuso di nuovo nel mio studio a Berlino. Una canzone di quel periodo è “Opera”. Ripensandoci ora, questa canzone descrive per me il momento in cui sono andato con una motoslitta nel selvaggio paesaggio artico per la prima volta e sono stato improvvisamente circondato da imponenti e massicce montagne piene di ghiaccio e neve che brillavano in un blu intenso.
Duvet
“Duvet” è la seconda traccia che ho scritto insieme ad Andy Barlow. È stato durante una sessione a tarda notte mentre tutto attorno a noi dormiva già. Solo una calda brezza estiva era rimasta fuori. Quando abbiamo registrato il piano, un’ape ha volato intorno ai microfoni ed è possibile ancora sentirla nella registrazione ascoltando attentamente.
Husky Train
Ho creato un suono sul mio sintetizzatore che mi ha ricordato un treno che attraversava il paesaggio. Così ho immaginato un treno di Huskies che correva attraverso il paesaggio artico delle Svalbard.
Arctic Teal
“Arctic Teal” è stata la canzone più stimolante. Ho scritto la prima parte abbastanza velocemente quando ero alle Svalbard ma non sapevo più come completarla. In questa traccia ho provato alcune nuove tecniche sonore che non avevo mai usato prima., immagino che sia stata la ragione per cui mi ci è voluto abbastanza tempo per trovare la giusta forma per questa canzone.
Winter Born
La traccia ambient dell’album. Dopo il lungo viaggio nelle Svalbard e attraverso il mio stesso album, “Winter Born” è la “canzone del ritorno a casa”. Un avvicinarsi alla conclusione ripercorrendo ciò che ho vissuto e descrivendo ancora una volta il paesaggio delle Svalbard. È tempo di salutarsi.
– ENGLISH VERSION –
IF
I’ve wrote this song in the first days in Svalbard. The first days of a new journey are always special since you don’t know what awaits you on this journey. Tension and especially excitement drives me in these days and that’s exactly what “IF” is for me. The beginning of my journey to Svalbard and also the beginning of the album.
Cyan
I got the inspiration for “Cyan” on the way from my cabin to the studio in Svalbard. It was in the morning when I went out of my cabin and it seemed to be a “normal” day. Just dark and cold. I was surprised that I didn’t saw anyone on the streets. When I past the only supermarket it got even weirder because it was closed at the middle of the day and it was not even Sunday. When I got to the frozen river I found the reason for all of that. A snowstorm just hit me straight in the face and I could not see anything around me anymore. It came all of a sudden and disappeared again just as quickly. When I finally made it to the studio, I’ve wrote “Cyan”.
Bathing In Blue
Two songs on the album are made during the summer. One of them is “Bathing In Blue”. I’ve wrote the song in the sun, between Brighton and Berlin. Surrounded by friends, club nights and a warm summer breeze. Somehow it still reflects my experience from Svalbard, but this time more in the shape of a beautiful memory of last winter.
Little Orc
“Little Orc” is coming from the same period than “Bathing In Blue”. But everything what I was enjoying when I’ve wrote “Bathing In Blue” turned in a bad way after some time. All my friends were leaving the city to go on holiday, I’ve started to suffer with the summer heat in a big city and I felt no longer inspired. So I’ve looked myself at home and stayed in bed. Until one day I stood up, went to the studio and wrote this song. It was a sort of release which pushed me out of that time.
Season shift
I’ve wrote “Season Shift” together with Andy Barlow when I was in Brighton in his studio. It came out after a jam on the piano. Andy joined me with a bass sound and from there the song almost came automatically.
Opera
Right after I came back from Svalbard I’ve looked myself again into my studio in Berlin. One song of that period is “Opera”. Looking now back to the song it describes for me the moment when I went with a snowmobile into the wild arctic landscape for the first time and I was suddenly surrounded by impressive and massiv mountains full of ice and snow which were shining in a deep blue.
Duvet
“Duvet” is the second track which I’ve wrote together with Andy Barlow. It was in a late night session where everything around us already fall asleep. Only a warm summer breeze was left outside. When we recorded the piano a bee flew around the microphones which you can still hear in the recording if you listen carefully.
Husky Train
I’ve created a sound on my synthesiser which reminded me of a train driving trough the landscape. So I imagined a train of Huskies running trough the arctic landscape of Svalbard.
Arctic Teal
“Arctic Teal” was the most challenging song. I’ve wrote the first part quite fast when I was in Svalbard but from there I didn’t know where to go. On this track I’ve tried some new sound techniques which I’ve never used before. So I guess that was the reason why it took me quite long to find the right shape for that song.
Winter Born
The ambient track of that album. After a long journey in Svalbard and also in the album process, “Winter Born” is the “coming home song”. Coming to an end, locking back to what I’ve experienced and describing one more time the landscape of Svalbard. Time to say goodbye.
Ph. credit @ Natalia_Luzenko