Ottobre è un mese bellissimo: la stagione dei concerti si intensifica, vai al mercato e trovi la zucca, al cinema escono film un filo migliori di Sharknado 6 e, se non fosse per il cambiamento climatico, ci potremmo pure mettere il cappottino color cammello. E se ottobre è un mese bellissimo, ottobre in Ohibò fa letteralmente venire il frizzicorio, perché il succedersi sul suo palco di artisti ultra fighi è di quelli da batticuore.
Il 4 ottobre, tanto per cominciare molto ma molto bene, suonerà la band con il nome più geniale della scena, e cioè i Ponzio Pilates, che sanno descriversi benissimo da soli, definendo il loro genere come “una sorta di techno acustica tribaleggiante e felice, o, ancora meglio, Elettrosamba Esplosiva”. Neppure il tempo di riprendersi, che il 9 ottobre direttamente da Sydney arriva Alex Cameron, fresco di uscita del suo “Miami Memory”, con in apertura il conterraneo, e intensissimo, Jack Ladder.
Attenzione, però, perché l’11 due tipe davvero toste sono pronte a spettinarvi per bene, con due live molto attesi e decisamente imperdibili: stiamo parlando di HÅN, alchimista di rara eleganza nel saper fondere il pop all’elettronica dreamy e sperimentale, e GIUNGLA, definita da un magazine statunitense “the love child of PJ Harvey and Grimes”. E in effetti non si può non pensare a loro, ma anche a St. Vincent, quando si ascolta live Ema Drei, armata di soli campionatore, chitarra elettrica, voce e qualcosa che va oltre la grinta e che la rende un’artista che non ti stanchi mai di vedere.
Non c’è modo di rifiatare, perché chi si vuole perdere, il 12 ottobre, i Soviet Soviet? Dal loro album di debutto, “Fate”, feroce come pochi, a oggi, i tre di Pesaro hanno mantenuto viva la curiosità del loro pubblico, svicolando con sapienza verso altri generi, come la coldwave e l’art-punk. Il 19 Ottobre, direttamente da Roma, toccherà ai Mòn, affermatissima band indie-pop-folk, reduce da più di 80 date e che trova nel suo saper rendere tanto su disco quanto su videoclip (non a caso il video di “Lungs”, loro primo singolo, diretto da Marco Brancato, ha vinto la decima edizione del Gargano Film Fest ed è arrivato quinto al PIVI, il Premio per i Migliori Videoclip Indipendenti del MEI) una delle sue principali cifre stilistiche.
Il 24 ottobre, invece, ci sarà un’anteprima assoluta in Italia: arrivano, infatti, i Matthew And The Atlas, già apprezzatissimi nel panorama internazionale, e che qui per la prima volta porteranno live il loro folk contemporaneo, malinconico ma comunque caldo. Il 30 ottobre è di nuovo al femminile, con una fuoriclasse della musica elettronica come Caterina Barbieri aka Missincat, un’artista dalla straordinaria sensibilità e intelligenza che sa raccontare con grande maestria compositiva, l’instabilità del presente,ma che, con il suo ultimo lavoro “Ecstatic Computation”, allo stesso tempo ci invita a prenderci del tempo per meditare su noi stessi e sulla nostra posizione nel mondo.
Il 31 chiusura del mese col botto con una delle cose più interessanti della musica italiana, che loro stanno a Parigi ma questa cosa dovrà presto cambiare che okay la Gioconda ma Le Feste Antonacci no.
Il programma è però così intenso e succoso che vi invitiamo a seguire la pagina di Circolo Ohibò per maggiori informazioni sulle altre perle che non abbiamo citato qui come Uccelli, Föllakzoid, I Quartieri, Yonic South, Blanco White, Canarie e l’appuntamento mensile con la serata Brilla sempre alla ricerca di nuovi talenti.