A volte la somma di due unità dà un risultato superiore a due. É il caso di Pazi + Rain, un album che ribalda le leggi algebriche grazie alle due particolari personalità che lo hanno composto. Loro sono Paziest e Desperado Rain, due soci che, pur nelle loro diversità, vanno da cinque anni nello stesso senso. La coppia che ha inciso Pazi + Rain è infatti la stessa che ha dato vita all’etichetta Atelier 71 e al singolo di successo Paradox, presente nell’album. Paziest, producer e rapper, è anche un libraio; Desperado Rain, quando non scrive, racconta la cultura Hip-Hop e la scena Rap in podcast dedicati. Tra un impegno e l’altro, per la realizzazione di questo LP si sono presi il loro tempo, rispolverando anche alcuni testi che erano stati chiusi e dimenticati in un cassetto. Il risultato è comunque lineare e moderno, complici anche le collaborazioni con Dario Odck, Fabio Concept, Looppolo e Bongi. Un insieme di buone vibrazioni, 9 canzoni legate a diversi mood, in cui il dialogo diventa un intreccio equilibrato, e il suono risulta fiero e dinamico. Scopriamone insieme la storia nel dettaglio, track by track, attraverso gli aneddoti dei due protagonisti.
Soulkush
Era il lontano 1971. I due protagonisti unici sono Leroy Paziest e Freddie Rain, meglio noti come PAZI+RAIN. Come si può notare nel brano, Pazi è l’esemplare più ordinato, sistematico, pronto e preparato, e soprattutto: sempre in tempo (“lo voglio ieri” è solito dire). Leroy Paziest chiama al telefono Freddie Rain per ricordargli di presentarsi in orario al soundcheck di quella stessa sera. E’ la prima data del tour extraurbano di Pazi+Rain.
Atelier Worldwide
Una sfida all’ultima goccia di Olio Extravergine di Oliva. I due sfidanti si contendono lo scettro del miglior rapper del pianerottolo, rappresentato da un’enorme Moonshine (vedi traccia Moonshine). Paziest: “Per la produzione siamo partiti da un sample assurdo trovato da me in un negozio di vinili a Firenze. Avevo choppato un po’ il sample principale, poi Desperado Rain è venuto da me e mentre sistemavamo le batterie insieme è partito il ritornello (sulle nostre pagine Instagram c’è un piccolo video di quando abbiamo realizzato la prima versione del brano…). Poi abbiamo chiesto un po’ di viulenza extra a BONGI e lui ha aggiunto dei synth cazzutissimi”.
Cammelli Magici
Il tappeto volante carico di doni e di Pazi+Rain. Desperado Rain: “E’ il primo brano in assoluto che abbiamo scritto insieme. L’abbiamo registrata a dicembre 2017, ma non sappiamo quando l’abbiamo scritta. Forse non l’abbiamo scritta: è nata per magia. Le uniche cose sicure sono che è prodotta da Dario Odck e che l’abbiamo registrata con Markio (che ho conosciuto in quella occasione per la prima volta). Da lì è nato un grande amore audiofonico con lui.”
Paradox
Desperado Rain: “Volevo solo vedere se Pazi fosse capace di scrivere in questo modo. Come direbbe Alessandro Borghese: DIESC’! Il video l’abbiamo girato rischiando varie multe e patenti in un venerdì sera estivo in corso Buenos Aires a Milano. Diretto con prodezza da Giuseppe (molidrums) Molinari che mi seguiva fuori dai finiestini come il cameraman di Bear Grylls”.
Moonshine
Beviamo solamente Moonshine.
Yeah.
Vogliamo solamente goodvibes.
Yeah.
Paziest: “Non c’è altro da dire se non il fatto che freddie Rain non si è mai presentato al soundcheck… dov’è finito?!”
Luce Blu
Paziest: “Forse il pezzo più introspettivo che abbia mai scritto. Nasce tutto da un film che abbiamo costruito insieme mentre scrivevamo il brano (c’era il progetto di un piccolo corto, ma MANCA MONEY, come dicevano i Sangue Misto). L’abbiamo realizzato insieme a Fabio Concept Marulli, musicista e beatmaker napoletano, che sfornava moonshine di spessore mentre con Despe lavoravamo al ritornello…”
Desperado Rain: “Ricordo perfettamente il giorno di quando l’abbiamo scritto. Eravamo a casa di Fabio e c’era pure Laura che era venuta a trovarmi da Pisa. Abbiamo cambiato il ritornello chissà quante volte, le strofe invece le abbiamo stese in 5 minuti e non abbiamo più ritoccato il pezzo per anni, fino a qualche giorno prima della rec session. Quando l’ho riascoltato ho semplicemente pensato “che trip”. Ho scoperto che questo è uno dei pezzi che piace di più. In molti mi hanno scritto che lo stile pareva estremamente fresco e questo mi fa sorridere, perché la strofa è di 3 anni fa”.
Astro Joyce
Astro Joyce è il nome del nostro mezzo di trasporto: lo shuttle che ci porta nella nostra dimensione fatta di vibra buona, lontana dagli sbatti e soprattutto dove c’è Joyce Wrice.
FLYYY
Desperado Rain: “Il pezzo più fly del disco è il secondo che abbiamo scritto insieme.
L’avevamo messo nel cassetto perchè non avevamo il beat giusto. Poi quando Pazi è tornato da una vacanza con il suo Mpc500, mi ha fatto sentire circa 140 beats (ho scritto su ognuno di quelli…). Uno di quelli era perfetto per questo pezzo”.
Blow
Alla fine ce l’ha fatta ad arrivare Freddie Rain!
Paziest: “Blow è decisamente il pezzo che ho rubato a Desperado Rain. Non era previsto che ci fosse una mia strofa, ma l’ho scritta a tradimento senza che Despe lo sapesse. Poi quando gliel’ho fatta sentire mi ha detto: “Spacca. Facciamola live!”
Desperado Rain: “La cosa che Pazi non sa è che le mie strofe le ho scritte prima di un live”.
Traccia 10
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