Il festival tutto “fatto a mano” continua a crescere anno dopo anno (12 per precisione), nei numeri e nei contenuti, grazie alla grande passione dei numerosi volontari del gruppo organizzatore MADE IN LOWLAND e al caloroso supporto del pubblico che si ritrova in quel posto spettacolare tra Austin e Berlino, che noi amiamo definire la Bassa!
Un festival che bisogna vivere di persona per poterlo comprendere e raccontare, perchè Handmade
è ascoltare i concerti della tua band (più di 25 distribuite su 3 palchi) del cuore comodamente coricato sul prato;
è scoprire in anteprima, come per la moda, le novità musicali che ascolteremo dalla prossima stagione;
è comprare camicie colorate all’immancabile e selezionato mercatino vintage;
è amare la natura, plastic free e da questa edizione free water;
è ritrovare vecchi amici e trovarne di nuovi (si contano più di 5000mila presenze in due giorni);
è un’oasi felice dove tutti ma proprio tutti ti sorridono.
Ed infatti noi ci siamo parecchio divertiti e vi abbiamo raccontato in diretta sul nostro canale instagram, tra una birretta e un concerto, com’è andata la giornata di domenica con interviste ad amici ed artisti, oltre a cogliere attraverso l’obiettivo di Marco Iemmi, il pubblico, le emozioni, i protagonisti di questa dodicesima edizione (per nostro gusto personale) The Black Lips, World Brain, Sean Nicholas Savage, M!R!M, Yonich South, The She’s, Ginevra, Eugenia Post Meridiem.
(la gallery completa, la potete trovare da questa sera sulla nostra pagina facebook)