Se siete “quelli che” è ripreso il solito tran tran ma la testa no, quella viaggia sempre in cerca di good vibes e posti esotici da visitare, “Batik” – uscito per la storica etichetta inglese Soundway Records –  è il disco che fa per voi.
Direttore della Yoruba Soul Orchestra per il vincitore di un Grammy Award, Osunlade, con i suoi lavori, pubblicati da label come Yoruba e BBE Records, e le sue performance, Gabriele Poso ha conquistato nel corso degli anni l’attenzione del pubblico internazionale e della critica, che vede tra i suoi sostenitori più illustri lo storico dj britannico Gilles Peterson. Il suo nuovo album è frutto della natura spontanea e impulsiva delle jam session in studio assieme alla sua nuova live band, l’Organik Trio. Una session che punta a seguire l’istinto, l’ispirazione dettata da generi come Afrobeat, Smooth Soul ed il groove cosmico della Disco e il risultato è qualcosa di “trascendentale”. Quasi come stare ad un concerto e proiettarsi nel mezzo di quello che è il momento in cui i musicisti si rinchiudono in uno stato ipnotico raggiungendo luoghi nuovi e speciali.

“È un disco la cui scintilla è stata accesa nelle pause di studio, quelle in cui dopo le prove ci fermiamo sempre ad improvvisare. Ho capito che quello che suonavamo in quel momento aveva un carattere decisamente definito, così abbiamo organizzato una sessione di registrazione che cristallizzasse quella situazione. Nel disco ho provato a tirare fuori quell’energia che di solito la band sfodera durante i concerti dal vivo, ciò che succede in quel momento è di solito unico ed irripetibile, e non può essere replicato. Volevo congelare questa unicità per metterla in un disco”.

“Batik” è quindi un album che cattura un tempo, un luogo e un’intenzione, frutto del lavoro di Poso e della sua band, ma si apre anche ad altre collaborazioni, come quelle con artisti come Nailah Porter, Quetzal Guerrero e Nina Rodriguez, che arricchiscono il lavoro di sfumature differenti, dandogli un carattere globale che ne amplifica ulteriormente il respiro. Mentre lo ascoltate vi lasciamo alle parole dello stesso artista che ce lo racconta traccia dopo traccia:

BATIK
Da qui incomincia il mio viaggio, è la traccia che da nome a questo mio nuovo percorso sonoro. Come una spugna assorbe tutte le energie i profumi delle terre che entra in contatto, ne rimane folgorato dagli spiriti che le abitano e dei loro racconti.
Batik è terra, aria e fuoco. Batik è la complessità di un tessuto creato da mani pazienti, segnate dal tempo. Batik è la continua ricerca dell’equilibrio naturale dei materiali dove il risultato finale è pura semplicità.

BLACK SAND
L’energia dell’unione mi ha sempre affascinato.
Black Sand e la traccia dove questo messaggio trova maggiore forza.
Si può assaporare la complicità della Band, in una session di registrazione in totale presa diretta come nelle produzione degli anni 70. La visione che unisce il passato al presente tutto con estrema naturalezza al limite di una jam improvvisata ma con solchi unici e carattere dominante che gli definiscono un profilo da vero classico.

EQUITOREAL
Avevo più o meno vent’anni quando cominciai a frequentare molto più  assiduamente la scena Club. In uno degli svariati party che frequentavo sono praticamente rimasto folgorato da questa traccia mi affascinava molto come l’organico si mescolava alla musica da dancefloor. Vuole essere un mio piccolo omaggio a questo movimento musicale che si creò alla fine degli anni novanta estremamente romantico e carico di qualità sonora.

XANGO
Un omaggio a uno tra i più importanti Orisha della mitologia Yoruba: “Shango” Dio del Fuoco e del Tuono. Mi sento molto vicino alla cultura Yoruba, è un’enorme fonte di ispirazione per me e la mia musica.

SUITE FOR TAMBORES
Il tamburo come forma unica di comunicazione tra le più antiche. Mi piace potergli regalare un angolo tutto per lui renderlo il re indiscusso dove trova libero spazio per potersi totalmente esprimere. Non nascondo l’esigenza di voler progettare un nuovo album esclusivamente percussivo. Il tamburo come unico cuore pulsante.

AFRICA LINDA
La mamma di tutto è sempre la nostra amata Africa un inno a questa terra incantata ricca di storia musica colori che continuano a contaminare l’intero pianeta.

SOKERE
Alla Dea del mare al suo forte potere di purificazione e di riconciliazione. Mia medicina.

KUMAVE
Tempo lento, vento da sud che si chiama scirocco, danza che scandisce il ritmo del sole che pigramente si addormenta nel mare.

LIME TREE
Un brano dedicato al mio albero preferito: il tiglio, il suo profumo è indelebile.

SUNDAY MORNING
Racchiude una registrazione fatta ai miei figli Tito e Viktor durante uno dei loro momenti di gioco.
Rappresenta i momenti che posso passare con loro e con mia moglie, la nostra intimità. La forte sensazione che il mondo non giri più.