Avevo concluso il mio ultimo articolo dicendovi che avrei parlato di mestruazioni e invece ho cambiato idea.
In questi giorni finalmente è arrivato il freddo, il mio clima ideale, è l’inverno, la mia stagione preferita.
Oltre ad amare il gelo, la nebbia e il cielo bianco, amo questa stagione perché puoi vestirti di più strati e quindi essere fica con e senza cappotto, insomma, puoi sfoggiare più outfit!
Questa passione per il look ce l’ho sempre avuta. Da piccola giocavo con i miei cugini Ale e Eddie (quelli con cui fumavo le sigarette home made di cui vi ho parlato nell’articolo precedente) al NEGOZIO.
Mettevo la tavola da stiro davanti all’armadio di mia madre e facevo la commessa/personal shopper per i clienti che entravano nel mio negozio. Facevo proprio da consulente di immagine, sceglievo cosa secondo me, poteva essere adatto alle esigenze del cliente. Mi ero fatta comprare da mio nonno, addirittura la cassa che emetteva pure lo scontrino!
Ho sempre avuto un debole per lo shopping (e voi direte, PURE IO, PURE IO!!!). Quanto mi piace spendere soldi in vestiti, borse, scarpe, gioielli, cazzate di ogni genere!
Il mio amico Angelo con cui spesso esco a fare compere, mi dice sempre: “come sei brava tu a far spendere soldi alle persone, non è bravo nessuno!” Perché, se hai bisogno di una persona che ti aiuti nell’acquisto di capi belli ma soprattutto, che valorizzino la tua immagine e con cui puoi sentirti bellissima/o, io sono la persona ideale da portarsi dietro! Cioè, scelgo cose talmente belle, che stanno talmente bene addosso, che se eravate usciti per comprare solo un paio di jeans, state pur certi che con me tornerete a casa con tante buste piene e il portafogli mezzo vuoto.
Comunque, sono così da sempre, amo la ricerca di cose particolari, mi piace distinguermi e avere un look “unico e fotonico” (cit. che qualcuno sicuramente coglierà).
Ma passiamo alla parte più interessante, quella che riguarda l’abbigliamento vegano e soprattutto cosa significa.
Io non utilizzo niente che sia di origine animale: pellicce, pelle, lana, seta, piume…perché anche dietro la produzione di questi materiali, c’è lo sfruttamento e la sofferenza degli animali. Chi di voi vorrà, a questo riguardo, si informerà da solo. Io vi darò sicuramente qualche utile consiglio su dove acquistare fantastiche pellicce, scarpe meravigliose e borse bellissime!
Cliccando qui comunque trovate un articolo molto interessante scritto da vegolosi.
Prima però devo raccontarvi una cosa: da ragazzina, verso i 16 anni ho dato letteralmente fuoco ai colli di pelliccia di mia madre che, come Ursula della Sirenetta, ma con i capelli rossi alla Vanna Marchi, li indossava senza ritegno. Un giorno, presa dalla rabbia, aprii il suo armadio e li bruciai con l’accendino così che, rovinandoli, non avrebbe più potuto indossarli. Ecco, oggi non lo farei mai perché atti così violenti non portano a nulla se non ad uno scontro inutile e poco intelligente. Piuttosto ho cercato di spiegare a mia madre da dove provenissero le pellicce, le ho fatto prendere consapevolezza e le ho insegnato a leggere le etichette.
Questa informativa spiega come leggere un’etichetta che indica di che materiali è composta una scarpa, ma in generale è un esempio che serve a ricordarvi di leggere con attenzione le etichette di ogni capo. Solo così potrete sapere cosa state acquistando.
Vi può essere utile sapere che esiste una lista di marchi animal free che non utilizzano né inserti né coloranti di origine animale. Col tempo stanno aderendo tante nuove aziende, non ultima, la famosa catena Bershka.
Qui di seguito vi rimando ad alcuni brand dove spesso acquisto PELLICCE, CAPPOTTI e PIUMINI:
Jakke
Bershka
Save The Duck
Vegan Tiger Korea
Ma passiamo al sogno meraviglioso chiamato scarpe!
Quando ho iniziato il mio percorso per diventare vegana, ho iniziato ad informarmi su tutto da subito, anche in dei tempi in cui non era così semplice esserlo. Mi ricordo che nella mia città natale, la splendida e ridente Aprilia in provincia di Latina (il fantastico Agro Pontino) c’erano dei miei amici anarchici di un gruppo chiamato Camarillo Brillo che erano vegetariani.
Chiesi a Lucia, una di loro, dove potessi comprare delle scarpe che non fossero di pelle. In realtà volevo degli anfibi perché all’epoca avevo la fisima di avere dei polpacci troppo muscolosi e portavo solo stivali per coprirli (ma vabbè, lasciamo perdere le mie lotte di accettazione).
Alla fine mi feci fare a mano il mio primo paio di anfibi in similpelle, da questo ragazzo che faceva il calzolaio nelle Marche. Lo chiamai dal telefono di casa al suo numero fisso (quando ancora i cellulari praticamente non esistevano) e ci accordammo su tutto. Costrinsi i miei genitori a regalarmeli e costarono ben 250mila lire.
Dopo due mesi arrivarono…erano bellissimi, neri e con i lacci fino al ginocchio e con una A di Anarchia marchiata a fuoco sul lato. Li ho letteralmente distrutti ma li conservo ancora, da qualche parte a casa dei miei…un ricordo così tenero non potevo buttarlo!
Da qualche anno a questa parte invece, indosso solo tacchi e sto comodissima! Li uso pure per fare le scampagnate e il mio passo da marescialla è inconfondibile! Da anni litigo con chiunque abiti al piano di sotto delle mie svariate case, perché li porto pure quando rientro dal lavoro, manco fossero delle ciabatte! Sembra un ossimoro ma io sto davvero comoda sui tacchi! ahahahahahahahah
Qui qualche link di siti di SCARPE vegan:
beyond skin
Irregular Choice
Lulus
Mink Shoes
No Ones Skin
Se di scarpe ne ho 75 mila, di borse ne ho pochissime! Ne uso una per volta, sempre, tutti i sacrosanti giorni, fino a quando non si distrugge e poi la butto. Diventa inoltre la mia pattumiera portatile, dato che non butto niente per terra. Se mi fisso con una borsa, uso quella per tutto: durante il giorno, per le serate eleganti, anche se non c’entra niente con quello che indosso… chissà perché!
BORSE:
Alessandra Impalli
Scarlet Virgo
Matt & Nat
The Weekend Edit
Piñatex
Comunque, dopo tutto questo papiello esplicativo, carissimi/e ricordatevi una cosa importantissima!!!!! ESISTONO I CINESI DOVE POTETE TROVARE QUALSIASI COSA SINTETICA! E non fatemi la morale sullo sfruttamento dei bambini, amo gli animali, i bambini mi stanno sul cazzo!