“Stiamo preparando anche due concerti speciali per il mese di novembre, perché non riusciamo a starvi lontani più di tanto.”
I Selton l’avevano annunciato sul loro blog verso fine Ottobre, parlando di progetti futuri e cambiamento (tant’è che il post si intitola “CH CH CH CHANGES”). Ci avevano dato un mezzo appuntamento, con data e luogo da destinarsi. Non è passato molto e si è scoperto che l’appuntamento era doppio: il 21 Novembre ai Magazzini Generali di Milano e il 23 alla Largo Venue di Roma. Noi abbiamo dato fede a quelle parole e all’appuntamento ci siamo andati – a quello di Milano, per l’esattezza -, scoprendo così che con i Selton è vero amore: non passa mai!
A partire dall’entrata in grande stile, facendosi largo tra la folla (con Daniel che si porta in spalla uno stereo grande quanto lui) sino a raggiungere il palco, i Selton hanno dato dimostrazione di essere una band fenomenale. Hanno portato sul palco pezzi pescati dal loro repertorio al completo, dagli arbori ad oggi, incluso brani che non sono più reperibili su Spotify. Così facendo, lo show ha goduto di dinamicità, alternando atmosfere rilassate con pezzi più muscolari ed energici.
Con “Pasolini”, in particolare, hanno dato sfogo a una maggior teatralità, vedendo Daniel che si fa lead estemporaneo del gruppo e si mangia il palco in preda alla musica, attorniato da due omini gonfiabili blu alti svariati metri, oltre che da Ramiro e Eduardo/Dudu (travestito da omino gonfiabile blu per l’occasione).
Non sono poi mancati gli ospiti d’eccezione, ossia Dardust, i Canova e (a sorpresa) il buon Willy Peyote, né alcune cover, una su tutte “Bad Guy” di Billie Eilish. Il pubblico ha cantato a squarcia gola brano dopo brano, si è divertito e li ha amati. A dirla tutta, vi ha persino ballato assieme quando i tre si sono addentrati in platea a fine concerto (sotto lo sguardo divertito di Dente, Francesca Michielin e altri colleghi).
Come aveva la band stessa citato nel post in apertura, stanno cambiando tante cose per loro; stanno cambiando loro, in primis. Questo concerto è stata una prima fantastica occasione per poter percepire la metamorfosi di una band che, con grande consapevolezza, non perde la propria identità pur intraprendendo nuove direzioni.
Selton, quando siete liberi per un second date, noi ci siamo.