“La composizione si basa su un loop sintetico e sul giro armonico di un arpeggio di chitarra classica che suonano per tutta la durata del brano. Questi elementi insieme agli intrecci di voce, guidano l’ascoltatore al climax finale in cui il testo e la voce si fondono con gli elementi orchestrali e i pattern ritmici nel crescendo strumentale.”
Così Ulisse Schiavo, cantante, chitarrista e performer, laureato in Design della Moda e Arti Multimediali ci introduce il nuovo singolo SALE che anticipa l’album solista di prossima uscita per Dischi Sotterranei.
Nel videoclip, che accompagna il brano, in anteprima oggi su B&S, convivono nello stesso luogo e tempo due piani emotivi che si distinguono per differenti cromie di luce. S’intersecano l’uno nell’altro perché reciprocamente necessari. Come nel suono, la reiterazione dell’arpeggio del sintetizzatore e della chitarra classica, così la goccia si trascina sulla pelle lucida dei corpi che incontra, si aggrappa al ciglio della guancia fino a trovarsi, inconsapevole, sull’unghia sconosciuta che l’ha raccolta. E insieme a lei molte altre. Il sale su cui cadono non scioglie più, resiste, reagisce per volontà e il corpo nudo si lascia vestire da chi con cura, ama, mentre il corpo già austero e coperto si allenta al contatto. Due sensibilità, quella del pianto e quella violenta del non detto, si fondono nel crescendo strumentale dove anche il montaggio acquista un nuovo ritmo. Lo sguardo si protrae e cerca nuovi spazi, si mostra, risoluto. Acquisisce nuova volontà.
“Ho scelto di affidare a certe manifestazioni emotive dei nuovi nomi, delle consistenze sensoriali oggettive e pratiche per perderne il possesso e solo con la lucidità di chi vi è estraneo, finalmente essere in grado di tendermi una mano. Penso che molte volte sia una questione di volontà, ma lì dove troppe volte è liquido, manca la presa. È un segreto che implora aiuto. E’ quel momento in cui si sceglie di lasciarsi amare.”
Regia Denise Tosato
DOP e camera Giulio Favotto
Camera, editing e montaggio Denise Tosato
Produzione Dischi Sotterranei