wLOG è  un cantautore e poeta milanese. Ha percorso vari momenti musicali tra i quali il prog, il punk, l’elettronica, l’indie e il pop. Il suo sound appare familiare, ma con nuovi modi di intendere la musica tra suoni fusion tra clubbing, edm, synth e spunti sperimentali. Lo scorso 10 luglio è uscito il suo nuovo EP, Nisbaun disco dalle good vibes distribuito da Artist First.

“Niente ci può toccare, di niente ci importa, niente ci può fermare e niente forse rimane. Queste le quattro diverse fasi e versioni di “nisba” proposte nei quattro nuovi brani del nuovo disco del cantautore.”

A wLOG in tour estivo partito dal RIDE di Milano e che presto, il 22 e il 23 agosto, farà tappa al Circolo Quadro di Cittadella e all’Oltreverde di San Polo di Piave (TV), abbiamo chiesto di raccontarci le cinque canzoni della vita:

Luci a San Siro ( Vecchioni)

Un brano per me storico. Lo considero la “my way” Italiana. Una canzone che ti porta dentro  Milano unitamente ad un viaggio nell’intimità dell’autore. San Siro diventa il cuore, pancia e anima della città e di Vecchioni. Melodia straordinaria. Grande pathos. Un pezzo infinito.

La crisi ( Bluvertigo)

Un’altra canzone davvero imperitura. Elettronica Indie futuristica. Stilisticamente perfetta. Un salto nella crisi compositiva. Un momento spesso condiviso dagli artisti. Morgan lo dice semplicemente, forte e chiaro.  Effetti, cause e simultaneità della crisi. Arrangiamento ancora attuale. Un’ opera di grandissimo spessore.

The Long and Winding Road ( The Beatles)

Archi da brividi e polifonie semplice che con la voce di Paul fanno volare lontanissimo. Quando partono i fiati i brividi mi avvolgono sempre. Impasto perfetto di un pezzo che parla da se. Opera assoluta. Special che più special di cosi non poteva essere. Per me uno dei pezzi piu’ belli di sempre.

If I could Talk I’d tell you ( The lemonheads)

Il grunge degli anni 90. A volte piu’ pop a volte piu’ hard. Teenage fan club spettacolari e spesso ritrovati nelle melodie dei gruppi Indie Italiani di oggi. Devo però dire che sto pezzo dei The lemonheads ha qualcosa di sempre magico. Ogni volta mi porta dentro parchi psichedelici e dentro macchine scassate…

Kids Of The K-Hole ( NOFX)

Fine anni ’90 si spaccava con sto Punk da brivido! Pezzo suonato, cantato e pogato alla follia. Insieme a desperation’s gone rimane una delle mie prefe del genere. Centri sociali, concertini barcollanti e chitarre rigorosamente scordate. Sangue sulle dite delle mani, nebbia e vino.

 

Ph. Courtesy @disposableteen